L'olandese Erik Kessels è la dimostrazione che, almeno in campo artistico, il concetto di autorialità è stato pressoché superato. Pur non avendo mai prodotto alcuna immagine, è una delle menti più brillanti della fotografia contemporanea, e con coraggio e follia sta provando a scardinarne le fondamenta. Pubblicitario, creative director, editore e curatore, dopo aver aperto l'agenzia di comunicazione KesselsKramer (responsabile tra l'altro della campagna per la XXI Triennale di Milano), fondato la rivista Useful Photography, pubblicato la fortunata serie In almost every picture, portato la fotografia vernacolare ad Arles, e riempito la Foam gallery di Amsterdam con più di un milione di immagini (tutte quelle caricate su Flickr in un solo giorno), con Failed it! (edito da Phaidon) torna ora a uno dei temi a cui tiene di più: le foto sbagliate (e quanto il fallimento può tornare utile—se non essere fondamentale—per raggiungere il successo... anche se non necessariamente nel modo voluto)

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