Oggi inizia l'edizione numero 55 del Salone Internazionale del Mobile di Milano. La città si apre in numerose esplorazioni, tra Rho-Fiera e il centro cittadino. Sempre nel segno del design. Abbiamo selezionato alcuni progetti interessanti
1 — Kaari Collection
Artek, Ronan e Erwan Bouroullec
La collezione Kaari rappresenta la prima collaborazione tra i fratelli Bouroullec e l’azienda finlandese co-fondata nel 1935 dall’architetto Alvar Aalto (acquisita da Vitra nel 2013): è una rilettura della storia di Artek, per un’idea di arredo semplice e funzionale. Quest’anno verranno presentati al Salone del Mobile le due nuove misure del tavolo compatto e una versione più ridotta della mensola con scrittoio integrato.
artek.fi
2 — Lift-bit
Vitra, Carlo Ratti Associati
Esposto alla Triennale di Milano all’interno della mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare” (curata da Beppe Finessi con la partecipazione del Salone del Mobile), il divano Lift-bit è quasi una struttura organica, che cambia forma grazie all’architetture modulare, a seconda delle informazioni che riceve. Si tratta infatti di un pezzo di arredo che sfrutta l’Internet of Things, quell’internet delle cose che permette a due oggetti di dialogare, scambiandosi dati. Il divano digitalmente modificabile è un progetto di Carlo Ratti Associati in collaborazione con Vitra.
lift-bit.com
3 — Non ti scordar di me
Bosa
Dodici piccoli doni per accompagnare le ricorrenze dell’anno e i momenti personali. L’azienda di ceramica fondata da Italo Bosa nel 1976 recuperando antiche tecniche artigianali, si affida oggi a dodici designer per creare oggetti di piccola scala più vicini alle persone e alla loro quotidianità. Porta candele, porta gioie, piccoli contenitori, carillon: ognuno racchiude nella ceramica i propri segreti. I progetti sono firmati da Alessandra Baldereschi, Sam Baron, Matteo Cibic, CtrlZak, Jaime Hayon, Constance Guisset, Sebastian Herkner, Pepa Reverter, Elena Salmistraro, Ionna Vautrin, Alessandro Zambelli e Nika Zupanc.
bosatrade.com
4 — Wolfgang Lounge
Fornasarig, Luca Nichetto
Dall’omonima sedia presentata nel 2011 da Luca Nichetto in omaggio all’accoglienza trovata nello studio Wolfgang per il suo primo progetto a Stoccolma, si è passati oggi a un’intera collezione. Il gusto scandinavo rimane lo stesso, ispirato dall’osservazione della sedia disegnata da Hans J. Wegner e di quella realizzata da Michael Thonet. Cambiano le prospettive, come quelle della più avvolgente Wolfgang Lounge con schienale alto e pouf.
fornasarig.it
5 — Dome
Pedrali, Odo Fioravanti
Si rinnova il sodalizio tra il designer Odo Fioravanti e l’azienda bergamasca. Dopo il successo di Snow (2008), viene presentata ora Dome: collezione di sedute che rievoca la tradizione delle sedie da bistrot, con dettagli che richiamano gli incastri del legno. È realizzata in polipropilene caricato con fibre di vetro.
pedrali.it
6 — Buds
Foscarini, Rodolfo Dordoni
Uno dei best seller firmati da Rodolfo Dordoni viene presentato in tre nuove versioni da tavolo e a sospensione. Tre forme per tre colori diversi: tonalità marrone per Buds 1, grigia per Buds 2 e verde bambù per Buds 3. Sono realizzate in vetro, con cinque differenti strati (cristallo, colore, bianco, pagliesco, cristallo) sovrapposti nella fase della soffiatura a bocca.
foscarini.com
7 — H-horse
Kartell, Nendo
Fa parte della nuova Kids Collection la rivisitazione di Nendo del tradizionale cavallo a dondolo. Il designer giapponese si affida al metracrilato trasparente per creare un giocattolo particolare. Nella stessa collezione anche l’altalena Airway di Philippe Starck in policarbonato trasparente, l’automobile Discovolante e il trattore Testacalda di Piero Lissoni, il tavolino ClipClap di Ferruccio Laviani.
kartell.com
8 — Opalina
Tonelli design, Cristina Celestino
Tonelli produce da oltre venticinque anni arredi in vetro con la tecnica dell’incollaggio a mano. Cristina Celestino ha creato per l’azienda di Pesaro una collezione composta da una toeletta, uno scrittoio, uno specchio, un attaccapanni e uno sgabello. Per la realizzazione di Opalina sono state utilizzate lastre di vetro a forte spessore acidato e verniciato, che conferiscono ai prodotti un aspetto traslucido.
tonellidesign.it
9 — Window Garden
Danese, Big
Il vaso, in porcellana bianca stampato ad alta pressione, consente la coltura idroponica: l’acqua viene filtrata dal poco terreno o dal substrato, mentre il rivestimento interno aiuta a trattenere quanto serve. Scorrendo, grazie alla geometria inclinata del vaso, crea sul fondo una piccola riserva, mentre l’eccesso è libero di fluire all’esterno da un foro presente sul fondo.
danesemilano.com