Sono più di quindici anni ormai che il MAN di Nuoro, da un lato penalizzato da congenite istanze geografiche e dall'altro illuminato da un certo esotismo nazionale, offre una programmazione di grande caratura e sicura efficacia. E restare nell'ambito della fotografia citando “solo” Erwin Olaf, Ugo Mulas, Man Ray, H. Cartier-Bresson, Werner Bischoff, Robert Capa e Vivian Maier vorrebbe dire lasciar fuori grandi nomi dell'arte come Chagall, Mirò, Picasso, Sassu, Schiele , Giacometti e Singer. Quest'estate tocca a Garry Winogrand, uno dei maggiori esponenti della street photography, e al suo Women (are beautiful) – presentato per la prima volta nella sua integralità – che fin dalla sua pubblicazione nel 1975 ha raggiunto lo stato di cult: femminismo ed emancipazione sessuale, storia sociale e rappresentazione urbana fusi in una dichiarazione di amore e libertà cui l'immediatezza del grandangolo e la sintesi del bianco e nero donano una forza e uno stile che hanno fatto scuola.

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