
GAL GADOT
La vera it-girl del 2017, protagonista del nuovo attesissimo Wonder Woman (versione post-femminista) e poi arriva la Justice League
LaPresse

ALICIA VIKANDER
Già piuttosto famosa (ma non ancora al grande pubblico) e vincitrice di un Oscar, la sua corsa verso l’olimpo delle star pare inarrestabile
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La proto-femminista
Le crinoline sono un impiccio, con quelle robe addosso non si può mica combattere (per i propri diritti, senso lato). È l’originalissimo messaggio senonoraquandista di Wonder Woman, spin-off in solitaria della guerriera DC Comics in uscita il prossimo giugno. Prima era una ragazzona pre-trumpiana (ricordate Lynda Carter?), adesso «una donna contemporanea», promettono fin da ora gli Studios con l’ansia della parità di genere. La donna in questione è Gal Gadot, israeliana anzi addirittura Miss Israele 2004, poi modella, quindi pupa nella saga di Fast & Furious, oggi carne da cinecomic (nel 2017 sarà Wonder Woman pure nel primo capitolo di Justice League, seguito ideale di Batman v Superman). Insomma ha occupato la casella “gnocca action” rimasta vacante da quando Angelina si è data ai profughi. Proprio per amore di sbandieratissima contemporaneità ha dichiarato: «La mia eroina potrebbe essere bisessuale». Aspettando Gadot.
La fidanzatina d’America
Nella grande chiesa delle America’s sweethearts che passa da Doris Day e arriva fino a Reese Witherspoon, passando per Julia Roberts e Meg Ryan, si è giunti a Jennifer Lawrence. Visto che funziona, è già stato prodotto il clone. Haley Bennett ha ammesso di essere scambiata ogni due per tre per la diva più pagata del momento: non avrà ancora gli stessi soldi, ma lo sguardo sì, più maliardo ancora. Il suo agente non è uno sprovveduto, sa che per arrivare al grande pubblico un’aspirante star deve mettere a curriculum, come canta Jovanotti, «il tuo Sex and the City» (La ragazza del treno, dov’è la mortammazzata sexy) ma anche «i miei film con gli spari» (I magnifici 7, unica donzella tra i pistoleri). Nel 2017 stessi colpi al cerchio e alla botte: cinema d’autore (Weightless di Terrence Malick, L’eccezione alla regola di Warren Beatty) e commedia pop (Thank You for Your Service, con Amy Schumer). A qualche sosia è andata bene: vedi Keira Knightley, “una faccia una razza” con Natalie Portman.
La signorina snob
Mica devono essere tutte simpatiche. Alicia Vikander è detestabile. Le chiedi: ti pesa il tuo lavoro? Affatto, ho iniziato come ballerina classica, sono disciplinatissima. E questo è niente. Svedese, genere secchiona, ha già vinto un Oscar (per il pasticcio trans The Danish Girl) di cui non si cura più: «Non lo vedo da quella notte». I premi non sono importanti. I fidanzati non parliamone, sono chiacchiere da parrucchiere: sono un’attrice seria io, mica una che instagramma selfie di coppia. Ha conosciuto Michael Fassbender sul set del pasticcio mélo La luce sugli oceani (esce quest’anno) e si sono subito trovati: che bello il Metodo Strasberg, che schifo i red carpet mano nella mano. Insieme a titoli che sembrano già un pasticcio intimista (Submergence di Wim Wenders) e un pasticcio in costume (Tulip Fever, tema la ritrattistica fiamminga del ’600), nel futuro di Alicia c’è il ruolo dell’antipatia definitiva: la versione intellò di Lara Croft nel reboot di Tomb Raider. Ovviamente senza tette, che fanno cafona.
SEI FILM PER IL 2017
A CURE FOR WELLNESS
Angoscia nel sanatorio
Thriller ambientato in una spa: per rovinarci anche le più elementari fantasie da ufficio. Dirige Gore Verbinski (Pirati dei caraibi; Rango per rifarsi).
→ 24/03/17 (Italia)
DUNKIRK
Nolan va alla guerra
Christopher Nolan fa un film sull’invasione di Dunkerque, in Francia. È la Seconda Guerra Mondiale, e costa come una guerra (20 milioni solo lui).
→ 21/07/17 (Usa)
VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI
Supergalattico
Dal titolo strampalato si capisce che è un film del tardo Luc Besson. Impero galattico, e Cara Delevingne come una Milla Jovovich (Quinto elemento) aggiornata.
→ 21/07/17 (Usa)
MUTE
Jones, regista, figlio di Bowie
Uno dei poeti dell’ultima stagione sci-fi, Duncan Jones, gira il sequel spirituale di Moon: una barista muta nella Berlino bladerunnerizzata.
→ 2017 (Netflix)
COCO
Pixar nel Giorno dei morti
Forse questo film che sposa famiglia e riti esoterici del Giorno dei morti messicano ci dirà se Pixar vuole ancora fare film (anche) per adulti.
→ 22/11/17 (Usa)
PROFESSOR MARSTON & THE WONDER WOMEN
Produce per voi Jill Soloway