E mentre per la terza stagione della sua serie di culto David Lynch allarga i propri orizzonti geografici oltre gli usuali e in qualche modo ormai rassicuranti confini di Twin Peaks, un altro autore cult, che a Lynch è stato spesso paragonato, abbandona la suburbia americana a cui ci aveva abituati e, per il suo progetto fotografico più recente, si sposta nel piccolo centro rurale di Becket, Massachusetts. È qui, in un set che rimanda in modo ancora più evidente alle atmosfere perturbanti della più famosa provincia televisiva statunitense, che Gregory Crewdson ha deciso di ambientare la sua nuova serie di tableaux vivants. Pur essendoci molti temi in comune col teatro dell'assurdo (incomunicabilità tra i personaggi, inspiegabilità delle situazioni, improbabilità delle azioni) il riferimento toponomastico è apparentemente solo casuale, la spinta principale di Cathedral of the Pines essendo piuttosto per Crewdson la volontà dichiarata di un ritorno al paesaggio della propria infanzia (con tanto di parenti e amici presenti per la prima volta nel “cast”). A questo imponente lavoro sono dedicati dal 23 giugno all'8 ottobre tutti e tre gli spazi espositivi della Photographers' Gallery di Londra

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