A Parma per l’edizione autunnale della mostra-mercato dedicata al modernariato, alle antichità e al collezionismo. Con una novità: le fotografie della milanese MIA Photo Fair
Immaginate una versione in grande, grandissimo stile del mercatino dove passeggiate la domenica mattina in cerca di memorabilia, ed avrete una prima idea di che cosa stiamo parlando. Nata nel 1982 dall’intuizione dell’artista Stefano Spagnoli, Mercanteinfiera è una mostra internazionale dedicata al modernariato, alle antichità e al collezionismo. Due volte all’anno, negli spazi di Fiere di Parma, raduna più di mille espositori che esibiscono gli oggetti scovati nelle loro esplorazioni nel passato “materiale”; ad ammirarli, con curiosità e crescente voglia di acquisto, una folla variegata composta da visitatori professionali, collezionisti, designer, creativi in cerca di ispirazioni e cultori della memoria – compreso chi, semplicemente, è alla ricerca di qualche pezzo unico da inserire nel proprio arredamento di casa.
Negli anni, Mercanteinfiera è cresciuta molto, ha raggiunto i 45mila metri di superficie espositiva arricchendosi anche di eventi collaterali e nuove collaborazioni; ed è in questo percorso di crescita e articolazione che si inserisce la partnership stipulata tra il polo fieristico e Fabio Castelli, ideatore e direttore artistico di MIA Photo Fair, la rassegna d’arte internazionale di Milano che dal 2011 celebra l’universo della fotografia.
L’edizione autunnale di Mercanteinfiera ospiterà, all’interno del padiglione 4, una sezione speciale curata dalla fiera milanese con scatti d’autore, reportage, raffinate immagini in bianco e nero, paesaggi. Ci saranno le immagini di Paola Agosti con un inusuale Luis Borges e Roselyne De Feraudy che trasforma muri, viuzze e frammenti di materia in istanti di pura luce; quella nostalgiche di Fabrizio Fontanelli e quelle di Giorgio Majno: querce, lecci secolari immortalati “dalla pellicola” nella loro imponenza e fascino come la Farnia delle streghe di Capannori o l’Ilice di Carrinu.
Accanto a loro, visibili al pubblico, molti altri fotografi e gallerie partecipanti alle passate edizioni di MIA Photo Fair, con un ventaglio di proposte e quotazioni a coprire le strategie degli addetti ai lavori a caccia di rarità quanto i desideri più a buon mercato dei neofiti. «Le abitudini e i gusti cambiano nel tempo», racconta Fabio Castelli. «Oggi la fotografia non genera più timore nei confronti dei collezionisti in erba o in quelli più esperti. Insieme ai puristi, che preferiscono fotografie storiche e moderne, si sono uniti nuovi appassionati, al passo con i tempi, con una preferenza pronunciata nei confronti della fotografia di sperimentazione (immagine in movimento, fotografia tridimensionale, ologramma ecc..). La domanda è letteralmente esplosa, a tal punto che, in 20 anni, il numero di fotografie vendute all’asta è quintuplicato, in parallelo alle transazioni private, in costante aumento nelle gallerie o durante le fiere d’arte. Per questo siamo convinti che questa collaborazione porterà ottimi risultati».