L'evento è tristemente famoso, le immagini ad esso legate sono parecchio diffuse, e non si contano le manifestazioni tese a ricordare, sostenere o protestare. Stiamo parlando del terremoto che ha scosso il Centro Italia nell'estate del 2016, lo strascico dei cui danni è ancora sotto gli occhi di tutti. A cosa serve dunque l'ennesimo progetto fotografico che racconta le zone colpite dal sisma? La risposta è nel titolo del lavoro che Alessio Pagani e Francesco Fiorello hanno portato avanti proprio dal 24 Agosto di quell'anno e che oggi, attraverso la campagna di crowdfunding delle edizioni Seipersei, potrebbe diventare un nuovo mattone nell'importante opera di ricostruzione sorta attorno a questa tragedia. Resistere vuol dire infatti anche insistere, persistere e non desistere, ed è per questo che le immagini—dirette, urgenti, necessarie—realizzate sull'Appennino dai due fotogiornalisti come parte del Genziana Project chiedono di essere viste, raccontate e condivise. Così che Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pieve Torina, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Camerino, Norcia, Campi o Preci non restino solo dei toponimi nella mappa dei disastri italiani, e che i terribili eventi che li hanno visti involontari protagonisti non siano solo una delle tante voci inascoltate di Wikipedia

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